domenica 10 gennaio 2010

Hong Kong 10 gennaio

Una  persona mi ha detto che è impossibile tradurre in tibetano senso di colpa perché è l'idea stessa che non esiste, essa  fa parte delle nostre radici cristiane, ebbene io  credo che non sia possibile tradurre in Laotian non ho fatto in tempo, perché in quella cultura è il tempo individuale quello che conta e non il tempo esterno a noi che ci fa correre di continuo.

Addenda.
Il pellegrinaggio di rientro continua ora sono a Dubai dove mi meravigliosempre per i Rolex come orologi da parete ma dato che ho pagato 9$ un muffin e un cappuccino mi pare chiaro come se li pagano. In questo ritorno ho effettuato un bel trekking perche' le distanze in questi aeroporti sono enormi soprattutto perche' fra una coppia di gate e quella successiva ci sono un centinaio di negozi soprattutto di elettronica, cioccolata, sigarette e liquori e un po' di abbigliamento di lusso. Dopo cinque minuti se avevo voglia di comprare qualcosa mi e'subito passata anche perche'ad esempio il wisky costa meno alla Coop ma forse perche' qui e' peccato
:-)
Approfitto per scusarmi per tutti gli errori presetni nel blog ma tutte queste tastiere diverse, quest'ultima arabo-occidentale mi creano qualche problema

sabato 9 gennaio 2010

Rilfessioni

Vi riporto la posizione nella graduatoria mondiale e il redditto annuo pro-capite dei paesi qui intorno

 21 Italy             $38.996
 92 Thailand      $  4.116
104 China         $  3.259
139 Vietnam     $  1.042
146  Laos          $    859
149 Cambodia   $    823
166 Burma        $    446

180 Burundi      $ 138 (questo e' l'ultimo della lista)
( Da International Monetary Fund -2008)

e vi ricordo che i giorni in un anno sono 365 ed e' quindi facile vedere con quanti dollari al giorno vivono.

Fiumi

Ho girellato un po' per Bangkok per due giorni per mercati, grandi magazzini, templi ma la cosa piu' affascinante resta il fiume, il Chao Praya, intorno al quale si avvolge la citta'. I grandi fiumi di questa parte del mondo, il Fiume Giallo, il Mekong,  il Chao Praya, l'Irawaddy sono (erano) le grandi arterie che nutrivano queste terre, in effetti a guardarli su una cartina sembrano come le arterie di un corpo. Purtroppo (per me) ora ci sono le strade, quasi sempre piu' veloci e piu' comode per i trasporti ma a Bangkok il trasporto via fiume e' ancora attivissimo. I traghetti fanno spola in continuazione su e giu' per il fiume lungo il quale si vedono muovere lentissime delle carovane di enormi chiatte legate le una alle altre come enormi bruchi, guardando le sponde si vede che la vita si svolgeva qui con le case che si allungano, su palafitte, fin dentro il fiume e con il molo dell'Oriental che accoglieva i grandi viaggiatori e personaggi famosi come Joseph Conrad, Somerset Maugham, Graham Greene, John le Carré ma anche, in tempi piu' recenti  Sean Connery,  Mel Gibson, Audrey Hepburn, Mick Jagger, Princess Diana and Prince Charles e tanti altri.

Domani parto e lunedi' saro' di nuovo in Italia, tempo permettendo.
Un Abbraccio

giovedì 7 gennaio 2010

Riflessioni

.. la vecchiaia deve essere una sorta di seconda infanzia in cui torni a giocare ma non c'e' piu' nessuno che ti puo' dire di smettere. A. Baricco, Questa Vita

Sono contento di come ho passato questi giorni da solo, non vi nascondo che la cosa suscitava delle preoccupazioni in me e forse un po' dei casini che ho fatto in partenza con prenotazioni, carta di credito etc etc erano un inconscio modo di esprimerla. Ma sono stato bene in mia compagnia, ho girato, ho letto, ho pensato, ho guardato, ho conosciuto persone, insomma non mi sono mai annoiato, un po' grazie anche a questo filo che mi legava a chi aveva voglia di perdere un po' di tempo a leggermi. Il blog mi ha tenuto compagnia. Ora mancano solo due giorni e i miei pensieri tornano sulle cose da fare, si soffermano sugli impegni della settimana e sui, tanti, buoni propositi che ho fatto in queste settimane, se mi riuscisse provare a metterne in atto una meta' sarei molto contento :-)

A BKK fa molto piu' caldo che in Laos forse perche' ieri ha piovuto e l'umidita' e notevole, domani faro' un po' il turista a giro per quartieri e templi buddhisti, vi auguro una buona notte che per me arrivera' con alcune ore di anticipo ... effetti collaterali del sol dell'avvenire.

Bangkok

Arrivo ad Ubon Ratchathani (Thainland) e sono chiari i primi segni di civilta': centri commerciali, rivenditori di auto, KFC e le prime persone obese frutto del potere alchemico di merendine, barrette, bib mac e cocacola; grande potere se si pensa al fisico di queste persone esile, gambe sottili e fianchi appena accennati sia degli uomini che delle donne. Devo aspettare il treno e mi fermo a mangiare in un "ristorantino" locale, il menu prevede pollo alla griglia, sticky rice e birra, sui dei bellissimi tavoli in plastica finto legno tagliato in verde e marrone, mi rendo conto che dopo tre settimane trovo accettabili posti a cui normalmente non avrei il coraggio di avvicinarmi. Dato che non ci sono, ovviamente, posate chiedo informazioni e mi portano sul retro dove ci sono due grandi catini uno di acqua insaponata e uno di acqua pulita, mi lavo e mi mangio il pollo con il riso. Aspetto poi il treno, faccio amicizia con qualche viaggiatore, fa un gran caldo, accanto a me si siede una giovane thailandese con camicetta e golfino di lana, bisogna capirli e' inverno ma il solo guardarla mi mette caldo, compro una bottiglia di acqua.

Finalmente arriva il treno e si capisce la differenza fra qui e il Laos, li con i francesi guidano a destra e mangiano croissant qui con gli inglesi guidano contro mano ma hanno i treni. Come Giona nella balena entro in questo ventre metallico che mi cullera' nella notte per poi farmi rinascere domani mattina a Bangkok.

Bangkok.
Finalmente nel traffico e nel caos di una grande citta', cambio due tassisti perche' non sanno dov'e' l'albergo poi un tuc-tuc mi porta, sono in albergo prima delle sette e per fortuna alle otto mi danno una stanza, doccia, barba, cambio e poi sulla terrazza dove ho appuntamento con Paolo, finalmente una chiaccherata in italiano.
Proviamo ad andare da Emirates donce non riesco a cambiare il volo di ritorno che sembra il gioco dell'oca riprovero' per telefono ma non ho molte speranze. Un giro in un infinito shopping center ed abbiamo difficolta' a uscire (qual'e' la strada ? ) poi relax e ora vado a cena.
Un saluto, altri due giorni qui e poi .... a casa, incomincio ad everne voglia.

martedì 5 gennaio 2010

5 gennaio 2552

Eccomi qui di nuovo.

Tre giorni sul Mekong bellissimi.

I luoghi sono di una grande bellezza e tranquillita'. Ho passato due giorni  a Champasak, sulla riva destra del Mekong, mentre la strada principale che va in Cambogia percorre la riva sinistra. Il paese e' molto bello, ho trovato una pensioncina con una grande terrazzo sul fiume dove si puo' stare a leggere e a mangiare, penavo di restarci un solo giorno finche' ho trovato a pochi metri di distanza una spa, splendida. Si tratta di una iniziativa di sviluppo sostenibile dove una raffinata signora francese magrissima e di una certa eta', sta insegnando a dei laotiani come gestire una spa. Il posto e' raffinato con un bellissimo giardino sul Mekong e per 10 dollari ci si fanno due ore di massaggio, potrei restare qui ... ma inveve proseguo per Don Khong una isola nel mezzo del fiume che raggiungo con una piccola, bassa imbarcazione con questi lunghi motori fuoribordo pensati per navigare in acque molto basse, la pensione e'  nuova e passo il mio tempo guardando il fiume e leggendo.

Piccolo caffe' letterario.
Per questo devo ringraziare Andrey che mi ha iniziato all'uso dell'e-book reader, cosi'che mi sono portato dietro una bella biblioteca.

1. 1984 - G. Orwell ***** Bellissimo, da rileggere
2. Niente di vero tranne gli occhi - G. Faletti, * perdibile
3. Chesil Beach - MacEwan ***** triste ed avvincente
4. Giardino di Cemento - MacEwan ***** Tremendo e molto bello
5. Fight Club - Palanhiuk **** Vorrei vedere il film ora
6. Lost Symbol - Dan Brown -* solo per avere una idea del delirio di onnipotenza degli americani (US)
7. La citta' delle illusioni - Le Guin ** Fantascienza rilassante

ora sono passato a Baricco, vi faro' sapere.

Sono a Pakse e domani mi avvio verso la Thailanda per preparare il ritorno.
Un saluto a tutti

venerdì 1 gennaio 2010

1 Gennaio 2552 - Pakse

Sono nel Sud, per fortuna e' inverno perche' il caldo e' notevole. L'atmosfera e' rilassatissima e' difficile affrettarsi, ho passato l'ultimo dell'anno in uno sleeping bus, esperienza notevole anche perche' ho condiviso la cuccetta con un canadese di Montreal delle dimensioni di un canadese e quindi piuttosto ingombrante. Purtroppo sembra che tutti i trasporti su fiume siano cancellatti travolti dalla velocita' e dal minor costo di quelli via terra, dovro' andare a sud con un bus.
La provincia di Champasak e' un lingua che si insinua fra Thailandia, Cambogia e Vietnam e pare che sia uno dei posti che sono stati piu' bombardati nella guerra, i segni non si vedono se non nell'assenza di ogni tempio, monumento, costruzione che abbia piu' di trenta o quaranta anni. Una delle attivita' piu' redditizie e' quella della ricerca delle bombe inesplose che sul mercato valgono $ 0,20 US al chilo, attivita' quindi cercata anche se alquanto rischiosa trattandosi  di bombe di diverso tipo e piuttosto pericolose. In dei momenti non ci ricordiamo che quese popolazioni stanno ancora soffrendo le conseguenze di una guerra che NOI abbiamo dimenticato e che loro invece NON POSSONO dimenticare. Ripensando a 1984 penso che questa mananza di memoria sia la cosa piu' grave della nostra societa', chi si ricorda di Bush che diceva di avere prove certe che Saddam aveva armi di distruzione di massa (the smoking gun), e Blair che diceva e' vero e Berlusconi che dopo una visita in Inghilterra disse "Si, le ho viste, non posso dirvi nulla perche' e' un segreto, ma sono prove certe" e su questa menzogna sono morte decine di migliaia di persone e chi ha mentito e' considerato un paladino delle democrazia contro il terrorismo.. Certo e' comodo dimenticare, forse e' l'unico modo per accettare la nostra totale impotenza, ma certo che e' deprimente.

Tornando a noi, domani cerchero' di dirigermi a sud verso Don Kong, isola quasi al confine cambogiano, dove mi propongo di spendere un paio di giorni con la speranza di trovare una barca per fare un giro di questa parte del Mekong che si chiama Si Phan Dong, 4000 isole