Arrivo ad Ubon Ratchathani (Thainland) e sono chiari i primi segni di civilta': centri commerciali, rivenditori di auto, KFC e le prime persone obese frutto del potere alchemico di merendine, barrette, bib mac e cocacola; grande potere se si pensa al fisico di queste persone esile, gambe sottili e fianchi appena accennati sia degli uomini che delle donne. Devo aspettare il treno e mi fermo a mangiare in un "ristorantino" locale, il menu prevede pollo alla griglia, sticky rice e birra, sui dei bellissimi tavoli in plastica finto legno tagliato in verde e marrone, mi rendo conto che dopo tre settimane trovo accettabili posti a cui normalmente non avrei il coraggio di avvicinarmi. Dato che non ci sono, ovviamente, posate chiedo informazioni e mi portano sul retro dove ci sono due grandi catini uno di acqua insaponata e uno di acqua pulita, mi lavo e mi mangio il pollo con il riso. Aspetto poi il treno, faccio amicizia con qualche viaggiatore, fa un gran caldo, accanto a me si siede una giovane thailandese con camicetta e golfino di lana, bisogna capirli e' inverno ma il solo guardarla mi mette caldo, compro una bottiglia di acqua.
Finalmente arriva il treno e si capisce la differenza fra qui e il Laos, li con i francesi guidano a destra e mangiano croissant qui con gli inglesi guidano contro mano ma hanno i treni. Come Giona nella balena entro in questo ventre metallico che mi cullera' nella notte per poi farmi rinascere domani mattina a Bangkok.
Bangkok.
Finalmente nel traffico e nel caos di una grande citta', cambio due tassisti perche' non sanno dov'e' l'albergo poi un tuc-tuc mi porta, sono in albergo prima delle sette e per fortuna alle otto mi danno una stanza, doccia, barba, cambio e poi sulla terrazza dove ho appuntamento con Paolo, finalmente una chiaccherata in italiano.
Proviamo ad andare da Emirates donce non riesco a cambiare il volo di ritorno che sembra il gioco dell'oca riprovero' per telefono ma non ho molte speranze. Un giro in un infinito shopping center ed abbiamo difficolta' a uscire (qual'e' la strada ? ) poi relax e ora vado a cena.
Un saluto, altri due giorni qui e poi .... a casa, incomincio ad everne voglia.
lazzarone, è l'ora che tu torni
RispondiEliminaclaudia